Parlare del prezzo di un sito web non è mai una cosa semplice.

Molte volte, per far capire ai miei clienti cosa intendo, espongo un semplice esempio.

Se una persona vi chiedesse “quanto costa un’automobile?”, non potreste dare una risposta precisa, ma al massimo potreste definire un range che andrà da un prezzo popolare sino a cifre esorbitanti.
In parole povere una FIAT Panda e una Ferrari FXX sono entrambe macchine, ma il loro prezzo è esageratamente diverso!

Lo stesso si può dire per un sito internet.
Il sito del panettiere sotto casa avrà un valore ben diverso da Facebook, Google o dal sito della Apple!

Ma senza ragionare per assurdo, ed essendo più pratici, focalizzandoci sulla reale vita quotidiana, la presenza su internet va soppesata anche in base al ritorno economico che si può avere da essa.
A professionisti o aziende che possono avere un modesto ritorno economico (ROI) da una forte presenza sul web, come può essere un lattaio di periferia, non serve avere un sito da centinaia di pagine e ottimizzato per varie chiavi di ricerca per essere trovato su Google, per due semplicissimi motivi:

1. Il primo è che è facile che basti un sito di poche pagine che dica che esista e dove si trova e molto facilmente comparirà tra le prime posizioni nell’indice di Google, su keywords poco competitive come quelle che possono interessare il lattaio.
2. Il secondo motivo è che è inutile un sito molto elaborato, e quindi costoso, poiché non trarrebbe da esso il giusto guadagno, anche perché servirebbe un volume molto alto di vendita che non potrebbe mai avere a causa della posizione e dal tipo di attività.

Cosa ben diversa invece può essere per professionisti che lavorano su bassi volumi e alto guadagno, come può essere un avvocato, un rivenditore d’auto di lusso o una guardia del corpo.